Il nome del predicato è dato da un nome, un pronome o un aggettivo che indicano l’identità, lo stato o la qualità del soggetto.
Il nome del predicato è introdotto dal verbo essere in funzione di copula.
Il verbo essere in funzione di copula e il nome del predicato formano il predicato nominale.
Soggetto + Copula + Nome del predicato
— Io sono felice.
— Tu sei contento.
— Mario è un ragazzo.
Il nome del predicato può essere formato da più nomi o aggettivi.
— Perché sei stanco e distratto?
Soggetto + Predicato nominale
— Io sono felice.
Il verbo essere ha funzione copulativa quando indica l’identità, lo stato o la qualità del soggetto; ha funzione predicativa negli altri significati.
Quando un nome è collegato a un altro nome ha funzione appositiva.
Nella frase “Il signor Bianchi è il presidente dell’associazione” ‘presidente’ è nome del predicato.
Nella frase “Il signor Bianchi, il presidente dell’associazione, è arrivato” ‘presidente’ è apposizione.
Quando un aggettivo è collegato a un nome ha funzione attributiva.
Nella frase “quel cane è pauroso” ‘pauroso’ è nome del predicato.
Nella frase “il cane pauroso abbaia” ‘pauroso’ è attributo.
Il nome del predicato può avere un attributo.
Nella frase “Max è un cane pauroso” ‘cane’ è il nome del predicato e ‘pauroso’ è l’attributo.