Il soggetto si collega direttamente al verbo, modificandone la desinenza.
Il soggetto può essere una persona, un animale o una cosa; può compiere o subire l’azione o il processo espresso dal predicato verbale; può trovarsi in un certo stato o avere una certa caratteristica.
Soggetto + Predicato verbale
— Io parlo.
— Tu parli.
— Francesco parla.
Soggetto partitivo (articolo partitivo)
— Delle persone parlano.
Tutte le parti del discorso possono svolgere la funzione di soggetto.
— Il gatto corre.
— Chi è?
— Camminare fa bene.
— Bello non è sinonimo di buono.
— Il è un articolo.
ecc.
Il soggetto può essere sottointeso.
— Mangio una pizza.
— Mangia con me!
Il soggetto può mancare.
— Piove.
Soggetto posposto
In alcuni casi, il soggetto può o deve essere posposto al verbo.
Per scelta stilistica
— A maggio, fioriscono le rose.
Con alcuni verbi
Verbo piacere e altri verbi impersonali
— Mi piacciono le rose.
— Sono io il giardiniere.
— Ci sono molte rose in quel giardino.
— Coltivi tu le rose?
Frase esclamativa
— Coltivo io le rose!
Frase esortativa: ordini indiretti (congiuntivo)
— Coltivi lui le rose, se proprio vuole.
— Le rose che ho coltivato io sono le più belle.
— Si vendono rose.
Frase marcata
— Le innaffi tu le rose?
— Sì, le innaffio io!
— Sono io che coltivo le rose in quel giardino.
In linguistica, oltre al soggetto sintattico (il soggetto che si accorda al verbo), viene definito anche il soggetto logico di una frase.
Nella frase ‘A Francesco piace il gelato’, il gelato è il soggetto sintattico e Francesco è il soggetto logico.