Nel primo secolo a.C., Agrippa, amico e sostenitore di Ottaviano Augusto, fa costruire un acquedotto, per rifornire d’acqua le sue terme.
L’acquedotto (detto “Vergine”) passava e passa ancora oggi nell’area attuale fontana di Trevi. Qui, all’incrocio tre vie, c’era una semplice fontana a tre bocche.
Con la caduta impero romano, gli undici acquedotti Roma subiscono danneggiamenti che li rendono inutilizzabili.
Solo mille anni dopo, iniziano a essere riparati e almeno parzialmente rimessi in funzione.
Per celebrare la purezza e la bontà acqua trasportata acquedotto Vergine, di nuovo funzionante, papa Clemente XII decide di far costruire una grande fontana.
I lavori durano trent’anni, 1732 al 1762, e terminano sotto i pontificati di Benedetto XIV e di Clemente XIII.
Le iscrizioni commemorative costruzione fontana per opera tre papi sono visibili al di sopra statua di Oceano.
In cima, è posto lo stemma araldico di Papa Clemente XII.
Lo scopo decorazione fontana è quello esaltare la funzione acqua come portatrice salute e ricordare la storia acquedotto.
È tradizione lanciare una moneta nella fontana per assicurarsi il ritorno a Roma.