I nomi o sostantivi sono tradizionalmente divisi in classi: propri o comuni; individuali o collettivi; numerabili o non numerabili; concreti o astratti.
Il nome proprio è quello che si dà a una persona, a un popolo, a un animale, a un luogo per individuarlo precisamente e distinguerlo da tutti gli altri.
I nomi propri di persona, popolo antico, animale e luogo sono scritti con iniziale maiuscola (Federica, i Sumeri, Poldo, Roma). I nomi di popoli moderni possono essere scritti con iniziale minuscola (gli italiani).
Il nome comune serve a individuare le persone, gli animali o le cose appartenenti a una stessa categoria (uomo, cavallo, casa). I nomi comuni possono essere individuali (scolaro) o collettivi (scolaresca), numerabili (lingotto) o non numerabili (oro), concreti (libro) o astratti (libertà).
Nomi individuali | Nomi collettivi |
Lo scolaro | La scolaresca |
La persona | La folla |
Il giocatore | La squadra |
Il cane | Il branco |
L’ape | Lo sciame |
La pecora | Il gregge |
La foglia | Il fogliame |
Il vaso | Il vasellame |
La mela | La frutta |
Il pacco | La merce |
Nomi numerabili | Nomi non numerabili |
Il lingotto | L’oro |
Il quadro | La bellezza |
Il granello | La sabbia |
Il bicchiere | Il latte |
Il piatto | La fame |
Nomi concreti | Nomi astratti |
La casa | La tranquillità |
Il quadro | La bellezza |
Il bosco | La nostalgia |
Il cane | La fedeltà |