Polisillabi

La sillaba è l’unità minima prosodica in cui può essere divisa una parola.

Una parola può essere formata da 1 sillaba (monosillabi), 2 sillabe (bisillabi), 3 sillabe (trisillabi), 4 sillabe (quadrisillabi) o più di 4 sillabe (polisillabi).

Accento

Le parole polisillabiche si distinguono anche in base alla sillaba sulla quale cade l’accento (sillaba tonica).

Parole tronche: accento sull’ultima sillaba
Sillaba tonica
Cit
Ve ri
Ma tu ri
U ni ver si
Par ti co la ri
A bi tu di na rie
Parole piane: accento sulla penultima sillaba
Sillaba tonica
I o
Mi o
Pa ne
Pa ta ta
Ca pi ta no
Ab bo na men to
Ab bi tu di na rio
De ser ti fi ca zio ne
Dere go la men ta zio ne
Parole sdrucciole: accento sulla terzultima sillaba
Sillaba tonica
Ta vo lo
Clas si fi ca
An ti pa ti co
Parole bisdrucciole: accento sulla quartultima sillaba
Sillaba tonica
Ca pi ta no
La scia te me lo
A spet tan do me lo
Di men ti can do me lo
Parole trisdrucciole: accento sulla quintultima sillaba
Sillaba tonica
Or di na glie lo

L’accento grafico è obbligatorio solo nelle parole tronche.

Alcune parole sono omografe: hanno la stessa grafia ma differiscono nella pronuncia. Per esempio, la parola ‘capitano’ quando ha l’accento sulla penultima sillaba (capitàno) significa capo, guida, per esempio il capitano di una nave; quando ha l’accento sulla quartultima sillaba (càpitano) è la terza persona plurale dell’indicativo presente del verbo capitare.



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