Le particelle CI e NE hanno varie funzioni (pronome, avverbio).
Come particelle pronominali CI e NE possono sostituire alcuni complementi indiretti e in alcuni casi anche una proposizione subordinata.
CI
IN
Sai andare in bicicletta?
Sì, ci so andare.
Speri nel buon esito dell’esame?
Sì, ci spero.
Non vedo nulla di strano nel comportamento di Mario.
Anch’io non ci vedo nulla di strano.
Si accendevano le luci intorno alla panchina vuota, guardavo le luci ed era come se lui non fosse scomparso […] Ci vedevo da parte mia una beffa, una delle solite del caso. E accidenti al caso.
CON
Vai d’accordo con Mario?
Sì, ci vado d’accordo.
[…] solo il viso dei familiari, la mamma specialmente e i fratelli, conosceva bene, perché spesso ci dormiva insieme […]
SU
Conto sul tuo aiuto!
Sì, ci puoi contare!
Scommetto sulla vittoria della mia squadra.
Anch’io ci scommetto!
Che bei sentimenti! Ci scriverò un libro, su un tipo come Antonio.
A
Penso spesso alle sue parole…
Anch’io ci penso spesso.
Penso spesso a quello che ci ha detto….
Anch’io ci penso spesso.
Credi alle sue parole?
Sì, ci credo.
Credi a quello che dice?
Sì, ci credo.
Hai fatto caso alle sue parole?
Sì, ci ho fatto caso.
Hai fatto caso a quello che è successo?
Sì, ci ho fatto caso.
Stai attento a non cadere!
Sì, ci sto attento… ci faccio attenzione.
Provi a riparare la televisione?
Sì, ci provo.
Sei riuscito a riparare la televisione?
Sì, ci sono riuscito.
Non guadagno nulla a tornare in quel posto.
Se non ci guadagni nulla… non ci tornare!
Ginia ci pensò un pezzo, sola sul suo sofà, quel pomeriggio e altri ancora.
Ma che gli prende?
si domandò Marcello un po’ indispettito. E rispose: Io non ci tengo a vederti… sei tu che oggi mi hai fatto venire a casa tua.
NE
DI
State parlando di quel problema?
Sì, ne siamo parlando da un’ora.
Non capisco nulla di sport.
Anch’io non ne capisco nulla.
Tu che cosa ne pensi… di questo progetto?
Non ho più saputo nulla di Mario. Tu ne sai qualcosa?
No, anch’io non ne so nulla.
Sei sicuro di risolvere il problema?
Sì, ne sono sicuro!
Mi sono pentito di non essere andato alla festa.
Anch’io me ne sono pentito.
Vale la pena di andare a vedere quella mostra?
Sì, ne vale la pena!
Ho voglia di andare al mare.
Anch’io ne ho voglia.
Ti sei accorto di quello che è successo?
No, non me ne sono accorto.
Ti sei ricordato di chiamare Luca?
Sì, me ne sono ricordato.
[…] e invece di rallegrarsi di quei saluti, pareva che ne soffrisse.
Non me ne importa più nulla di lui!
Non me ne frega più nulla di lui!
Sì, dovevano essersi pentiti, ma a me non me ne importava niente.
DA
Mi guardo bene dall’uscire con lui.
Anch’io me ne guardo bene.
Per giorni e giorni non avevo pensato ad altro che a lei, ero andato ogni sera al canale e ci avevo fatto anche su gran disegni: ed adesso ecco qua: tutto quel che ne usciva era una storia da far rider le stalle per tutto quanto l’inverno.
La soddisfazione di Guido era molto labile, e già si perdeva a quest’altro racconto dei contadini, sciogliendosi nel sentimento che ne veniva evocato.