Locuzioni sostantivali
Nelle locuzioni sostantivali, la preposizione DI collega due sostantivi in cui il secondo risponde alle domande: quale? per quale funzione?
Carta di credito
Carta d’identità
I verbi aspettuali seguiti dalla preposizione DI e da un verbo all’infinito indicano la fine dell’azione espressa dal verbo all’infinito.
Finisco di lavorare alle sette.
La preposizione DI esprime il possesso o la relazione stretta:
Giorgio è il fratello di Paolo.
Quel libro è di Stefano.
Precisa quanto espresso da un nome, un aggettivo o un verbo:
Lui è il maestro di mio figlio.
Sono contento del mio lavoro.
Mi fido di te.
Su una stradina di campagna puoi farmi fare qualunque follia, ma l’asfalto non mi piace.
Può introdurre una qualità, una caratteristica, un argomento:
Mario è un uomo di aspetto piacevole.
La casa ha un giardino di 200 mq
Questa è una bottiglia di vetro.
Questo è un libro di storia.
Introduce un termine di paragone:
Stefano è più alto di Luisa.
Mario corre più velocemente di Aldo.
Può avere valore partitivo (sostituendo ‘tra’):
Ho visto uno di loro.
In alcuni casi, indica un movimento (sostituendo ‘da’) o un periodo di tempo (sostituendo ‘in’ o ‘durante’):
Stefano esce di casa.
Stefano va in vacanza d’estate.
Può indicare una modalità di azione:
Paolo agisce d’impulso.
Tu vai sempre di fretta.
L’azione era stata di un’audacia estrema.
Può esprimere una causa (sostituendo ‘per’):
Giulia soffre di nostalgia.
Proposizioni subordinate implicite
La preposizione DI può introdurre una proposizione completiva implicita:
Mi sembra di vedere qualcuno.
Prometto di tornare presto.
Ti prego di tornare presto.
— Ho capito, — disse allora sforzandosi di ridere e arruffandosi la parrucca, — si vede che quella vocina che ha detto ohi, me la sono figurata io!