Verbi causativi

Fare e Lasciare

I verbi “fare” e “lasciare” in funzione causativa introducono un’azione (espressa dal verbo della proposizione subordinata) che il soggetto fa o lascia compiere ad altri.
Nel primo caso (“fare”) il soggetto agisce affinché l’azione si compia, nel secondo caso (“lasciare”) il soggetto non agisce affinché l’azione si compia.

Costruzione implicita

Nella costruzione implicita (completiva oggettiva), il verbo della subordinata è all’infinito.

Se il verbo della subordinata è intransitivo, l’azione è eseguita dall’oggetto diretto.

Frase semplice: Carlo viene.

Verbo causativo: Io faccio venire Carlo.


Frase semplice: Caterina dorme.

Verbo causativo: Io lascio dormire Caterina.


Se il verbo della subordinata è transitivo, l’azione è eseguita dall’oggetto indiretto.

Frase semplice: Il tecnico ripara la televisione.

Verbo causativo: Io faccio riparare la televisione al tecnico.


Frase semplice: I ragazzi vedono un film.

Verbo causativo: Io lascio vedere un film ai ragazzi.


Se l’oggetto diretto o indiretto è espresso con un pronome di forma debole, il pronome precede il verbo causativo.

Frase semplice: Lui viene.

Verbo causativo: Io lo faccio venire.


Frase semplice: Lei dorme.

Verbo causativo: Io la lascio dormire.


Frase semplice: Lui ripara la televisione.

Verbo causativo: Io gli faccio riparare la televisione.


Frase semplice: Voi vedete un film.

Verbo causativo: Io vi lascio vedere un film.


Se il verbo causativo è nella diatesi riflessiva e il verbo della subordinata è transitivo, l’azione è eseguita dal complemento d’agente e ricade sul soggetto.

Frase semplice: Pietro mi dà un libro.

Verbo causativo: Io mi faccio dare un libro da Pietro.


Frase semplice: Paolo mi convince.

Verbo causativo: Io mi lascio convincere da Paolo.


In alcune espressioni, il verbo causativo è nella diatesi riflessiva e il verbo della subordinata è intransitivo.

Io mi sono fatto scappare una bella occasione.

Io mi sono lasciato andare.


Costruzione esplicita

Nella costruzione esplicita (completiva oggettiva o finale), il verbo della subordinata è al congiuntivo.

Io faccio in modo che vengano tutti.




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