Proposizione subordinata

Completiva implicita

Le proposizioni completive possono essere soggettive, oggettive, oblique.


Soggettiva

La proposizione subordinata completiva soggettiva implicita si collega a una proposizione contenente:
- i verbi e le locuzioni impersonali che esprimono un’opinione, un desiderio, uno stato d’animo (infinito);
- i verbi impersonali di percezione (di + infinito).

Risponde alle domande: che cosa?


Piacere, interessare, mancare, appassionare, entusiasmare, bastare, convenire ecc. + infinito

Mi piace uscire presto la mattina.
Non ti conviene andare avanti.

Fa paura, rabbia, piacere, ecc., è un errore, uno sbaglio, un problema, un bene, un male, è meglio, necessario, utile, inutile, giusto, sbagliato ecc. + infinito

Gli fa paura uscire di notte.
È meglio tornare a casa.

Sembrare, parere + DI + infinito

Mi sembra di sentire una voce.
Non ti pare di vedere qualcuno laggiù?

Oggettiva

La proposizione subordinata completiva oggettiva implicita si collega a una proposizione contenente:
- i verbi transitivi che esprimono un’enunciazione, un’opinione, un ricordo, un comando (di + infinito), un desiderio, uno stato d’animo, una percezione (infinito);
- i verbi “fare” e “lasciare” in funzione causativa (infinito).

Risponde alle domande: che cosa?


Dire, promettere, decidere, ecc. + DI + infinito

Prometto di sistemare tutto.
Ho promesso di mettere in ordine.

Ammettere, escludere, negare ecc. + DI + infinito

Nego di aver visto qualcosa.
Ho negato di aver visto qualcosa.

Temere, supporre, immaginare, pretendere, meritare, cercare, sperare, pensare, credere ecc. + DI + infinito

Temo di sbagliare.
Cercherò di arrivare in tempo.
Credo di aver fatto tutto bene.
Spero di aver risolto tutti i problemi.

Ricordare, dimenticare, ricordarsi, dimenticarsi, ecc. + DI + infinito

Ho dimenticato di telefonarti.
Non ricordo di aver visto quel film.

Desiderare, intendere, preferire, amare, odiare, adorare ecc. + infinito

Desidero uscire.
Amo visitare le città d’arte.

Comandare, ordinare, chiedere, imporre, suggerire, impedire, proibire, vietare, permettere, consigliare ecc. + DI + infinito

Con questi verbi il soggetto della subordinata corrisponde all’oggetto indiretto della reggente.

Chiedo a tutti di fare silenzio.
Ho ordinato a quelle persone di sistemare tutto.

Esigere, pretendere ecc. + DI + infinito

Con questi verbi il soggetto della subordinata corrisponde al complemento d’agente della reggente.

Esigo da quelle persone di avere una risposta.
Ho preteso da quelle persone di avere una risposta.

Vedere, guardare, sentire, ascoltare, udire + infinito

Con questi verbi il soggetto della subordinata corrisponde all’oggetto diretto della reggente.

Vedo uscire qualcuno.
Vedo qualcuno uscire.
Sento abbaiare un cane.
Sento un cane abbaiare.

Costruzione esplicita: proposizione completiva oggettiva (vedo che qualcuno esce) o proposizione relativa (vedo qualcuno che esce).

Fare e Lasciare (in funzione causativa) + infinito

Con questi verbi l’azione della subordinata è eseguita dall’oggetto diretto, dall’oggetto indiretto o dal complemento d’agente.

Faccio giocare i bambini.
Lascio dormire i bambini.
Faccio riparare la televisione al tecnico.
Io mi faccio trascinare da Giorgio.

Costruzione esplicita: proposizione completiva oggettiva (lasciare) o proposizione finale (fare).


Obliqua

La proposizione subordinata completiva obliqua implicita si collega a una proposizione contenente:
- i verbi transitivi che esprimono un’esortazione o un’accusa (A, DI + infinito);
- i verbi che esprimono sforzo e le locuzioni che esprimono un’inclinazione o un’opinione (A, DI + infinito);
- alcuni verbi e locuzioni che esprimono un’opinione, uno stato d’animo o una percezione (DI + infinito).

Risponde alle domande: a che cosa? di che cosa?


Convincere, coinvolgere, costringere, obbligare, spingere, trattenere, invitare, esortare, incitare, aiutare, accompagnare, portare, mandare, ecc. + A + infinito presente

Con questi verbi il soggetto della subordinata corrisponde all’oggetto diretto della reggente.

Ho aiutato i ragazzi a finire i compiti.

Pregare, incaricare + DI + infinito presente

Con questi verbi il soggetto della subordinata corrisponde all’oggetto diretto della reggente.

Ho pregato i ragazzi di mettere in ordine.

Accusare, incolpare, rimproverare + DI + infinito presente o passato

Con questi verbi il soggetto della subordinata corrisponde all’oggetto diretto della reggente.

L’ho accusato di essere disordinato.
L’ho accusato di aver messo tutto in disordine.

Provare, faticare, riuscire, imparare, insegnare, tendere, contribuire, ecc. + A + infinito presente

Provo a guidare quella moto.

Impegnarsi, allenarsi, esercitarsi, dedicarsi, ecc. + A + infinito presente

Mi impegno a mettere in ordine.

Sforzarsi + A, DI + infinito presente

Mi sforzo di mettere in ordine.

Offrirsi + DI + infinito presente

Mi offro di mettere in ordine.

Vedere, cercare (nel significato di impegnarsi, sforzarsi) + DI + infinito presente (informale)

Vedi di mettere in ordine.
Cerca di mettere in ordine.

Essere abituato, bravo, veloce, incline, portato, disponibile, adatto ecc. + A + infinito presente

Sono bravo a guidare quella moto.

Essere capace + A, DI + infinito presente

Sono capace di guidare quella moto.

Fare bene, male, meglio, in tempo ecc. + A + infinito presente

Hai fatto bene a mettere in ordine.

Essere favorevole, contrario + A + infinito presente

Sono favorevole a partire.

Essere felice, triste, entusiasta, contento, consapevole, sicuro, convinto ecc. + DI + infinito presente o passato

Sono felice di partire.
Sono felice di essere partito.

Avere paura, voglia, intenzione, bisogno, la speranza, la certezza, la possibilità, la capacità, l’abitudine, il privilegio ecc.+ DI + infinito presente o passato

Ho voglia di partire.
Avevo paura di essere arrivato tardi.

Non c’è motivo, non c’è tempo ecc. + DI + infinito presente

Non c’è motivo di tornare.
È ora di tornare.
Vale la pena di vedere quello spettacolo?

Sentirsi + DI + infinito presente

Non mi sento di partire.

Accorgersi, rendersi conto + DI + infinito passato

Non mi sono accorto di avere preso la direzione sbagliata.



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