Le locuzioni uniscono due o più parole che rimangono distinte sul piano ortografico ma costituiscono un’unità linguistica appartenente a un’unica categoria grammaticale (verbo, sostantivo ecc.).
Le locuzioni verbali sono formate da un verbo seguito da un nome, da un aggettivo, da un avverbio, da un altro verbo o anche da una frase.
A differenza delle altre locuzioni, in quelle verbali è possibile inserire altre parole:
Ho ancora bisogno di te.
Ho fatto molta fatica.
Ho messo la libreria in ordine.
Tu prendi tutto per buono.
Ne ho davvero abbastanza.
Esempi di locuzioni verbali
Verbo + (preposizione) + nome / aggettivo / avverbio
Avere bisogno
Fare fatica
Dare inizio
Prendere tempo
Prendere il largo
Rendere conto
Vedere nero
Tornare comodo
Portare avanti
Fare fuori
Essere contro
Mettere insieme
Stare insieme
Prendere sottogamba
Vendere sottobanco
Andare a capo
Essere a favore
Prendere in campana
Mettere in ordine
Puntare in alto
Prendere per buono
Montare su tutte le furie
Cascare dalle nuvole
Verbo + (preposizione / congiunzione) + verbo
Vedere nascere
Andare e venire
Avere a che fare
Darsi da fare
Dare a intendere
Dare filo da torcere
Verbo + frase
Non sapere che pesci prendere
Non avere nulla a che vedere
Verbi pronominali con le particelle LA, CI, NE
Averla vinta
Farla franca
Vederci chiaro
Averne abbastanza
Strutture perifrastiche del verbo o perifrasi verbali
Un tipo particolare di locuzione è la cosiddetta perifrasi verbale, formata da un verbo ‘leggero’ (che perde il proprio significato lessicale) e un verbo principale.
Perifrasi con valore progressivo:
stare, andare, venire + gerundio (sto lavorando)
Perifrasi con valore fasale (fase di un’azione):
stare per + infinito, ecc. (sto per arrivare)
Perifrasi con valore modale (dovere):
avere da + infinito (abbiamo da fare)
andare + participio passato (il progetto va rivisto)
Perifrasi con valore abituale:
essere solito + infinito (è solito svegliarsi presto)